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Sudafrica • di Chiara Dragoni, Voyage Advisor

Il mio Sudafrica (con la famiglia)

Un itinerario da Cape Town alla Garden Route e Port Elizabeth. Poi sosta a Grootbos per vedere le balene e infine safari alla Madikwe Game Reserve

Dopo vent’anni dalla prima visita, sono tornata a Cape Town, una delle città più affascinanti dell’Africa con la sua combinazione di cultura, design, vino e cucina, paesaggi meravigliosi. Questa volta, per il nostro soggiorno in famiglia, ho scelto il Belmond Mount Nelson, uno degli hotel più antichi del Paese, risalente alla metà del Settecento. Un’oasi di tranquillità al centro della vitalissima città. Gli interni conservano l’atmosfera coloniale di un tempo, ma ovunque si respirano l’eleganza e la raffinatezza dell’ospitalità contemporanea. A pochi minuti dall’arrivo, ci salutavano per nome, come se ci conoscessero già. Ci siamo subito sentiti a casa. E anche se non saremmo mai usciti dalla magica atmosfera del Mount Nelson, abbiamo approfittato della sua posizione strategica per visitare la città e la Penisola del Capo, tra alte scogliere e spiagge selvagge. Siamo arrivati fino a Boulders Beach, una spiaggia protetta da grandi massi di grandi dove vive una colonia di pinguini africani, una specie a rischio di estinzione.

 

Un tour nel bellissimo hotel Belmond Mount Nelson a Città del Capo

Lasciata Cape Town, il nostro viaggio continua lungo la Garden Route, una strada panoramica di 700 chilometri che corre parallelamente alla costa atlantica, passa per Cape Agulhas (il punto più a Sud dell’Africa, dove si incontrano l’oceano Atlantico e quello Indiano) e continua fino a Port Elizabeth, una delle principali città portuali del Sudafrica dall’atmosfera coloniale. 

 

Dopo una sosta a Hermanus, uno dei migliori punti per avvistare le balene di passaggio, siamo arrivati a Grootbos, un eco resort con un’immensa riserva privata intorno, acquisita lotto a lotto da piccoli proprietari per convertirla in fynbos, la vegetazione spontanea di questa latitudine. Ha poche camere essenziali ma eleganti con camini e grandi vetrate dove si sta a contatto con la bellezza e la natura, in una simbiosi incantevole che dalle colline arriva a Walker Bay, una piccola baia dove le balene addestrano i cuccioli al nuoto.  Grootbos è anche un luogo dove si sostiene la comunità locale con progetti concreti dalle lezioni di computer, ai campi sportivi per i giovani, alla micro agricoltura sperimentale. Il concetto di tutela ambientale e culturale qui si accompagna a un grande gusto per l’accoglienza, con una cucina molto raffinata, i pregiati vini sudafricani e attività quotidiane: con Tiaan, la nostra guida, ci siamo avventurati in safari marini, tra colonie di foche e le gigantesche humpback whales, escursioni botaniche, visite a grotte preistoriche, passeggiate a cavallo e una emozionante pedalata fra le dune con mountain bike dalle ruote speciali per corse sulla sabbia. 

L’itinerario prosegue verso Plettenberg Bay e Knysna, i due gioielli della costa affacciata sull’Oceano Indiano. Il paesaggio cambia, diventa quasi tropicale e l’aria invernale si fa più mite grazie alle correnti calde del Nord

Come base per le nostre esplorazioni abbiamo scelto Tsala Treetop Lodge, un rifugio incantevole con le camere tra gli alberi di un’ampia vallata. Siamo davvero avvolti dalla natura selvaggia. La vista dalla nostra suite si spalanca sulla vallata e su tramonti meravigliosi. Il lodge fa parte di una vasta tenuta di campagna che comprende altri due alberghi in stile country coloniale e alcuni ristoranti, uno diverso dall’altro ma tutti con ottima cucina. La posizione del lodge  è strategica per scoprire la zona e per tante attività come le zip-line, il rafting e avvincenti incontri con rettili e primati. 

La nostra avventura sudafricana non poteva concludersi senza un safari fotografico. Con un breve volo raggiungiamo Johannesburg, dove abbiamo trascorso la notte al Saxon Hotel & Villas nel tranquillo quartiere residenziale di Sandhurst, dove abitano ambasciatori, politici e celebrities. Protetto da possenti mura e immerso in un giardino rigoglioso, è immerso in un immenso giardino. L’atmosfera è unica: lussuosa maestosità e modernità si fondono a cenni di tradizione e storia sudafricana. 

Il giorno dopo partiamo per Madikwe Game Reserve, la quinta riserva privata più grande del Sudafrica: 75.000 ettari di savana incontaminata al confine con il Botswana.

I lodge nel parco sono davvero pochi ed è raro incrociare altre jeep durante il safari.

Non eravamo proprio gli unici, ma ci sentivamo veri esploratori alla ricerca di elefanti, leoni, leopardi, bufali e rinoceronti, i cinque mammiferi che tutti sperano di vedere. Nel Madikwe, abbiamo soggiornato all’Impodimo Game Lodge, un’elegante tenuta su una cresta rocciosa vicino a una sorgente naturale con una vista indimenticabile. La nostra villa con due camere, ideale per noi e i bimbi, si affaccia sulla sorgente dove, nella stagione secca, vengono a dissetarsi gli animali: lo spettacolo della natura si svolge davanti ai nostri occhi, e staremmo a guardarlo per ore e ore, senza stancarci. Ma fuori ci aspetta il nostro fuoristrada privato. Il ranger Ruben e il tracker Sam ci richiamano all’ordine. Bisogna andare se vogliamo vedere i Big Five.  

Seguendo le impronte, siamo arrivati a pochi passi da un leone, che guardiamo senza disturbare il suo momento di relax. Poco più in là, c’è un leone a caccia e una leonessa che coccola i suoi cuccioli di pochi mesi.

È stato un viaggio meraviglioso. A ogni tappa una sorpresa. Non lo dimenticheremo mai.

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