NIKKI BEACH
RESORT & SPA DUBAI

Testo di Sara Magro*

Sulla sabbia dorata dell’isola di Pearl Jumeirah, dove il confine tra cielo e mare si fa sottile come quello tra lusso e semplicità, si erge candido e minimal il Nikki Beach Resort & Spa Dubai. Non è un resort qualunque, è il manifesto di un lifestyle che ha conquistato il jet set internazionale, da Miami alla Costa Azzurra, e che a Dubai trova una declinazione raffinata tra momenti di piacevole isolamento e allegra mondanità.  

Se arrivi in un giorno del nostro inverno, quando il clima di Dubai regala temperature primaverili, ti viene subito voglia di un tuffo nella bellissima piscina infinity del beach club. Se fa troppo caldo invece, basta spostarti al ristorante ben rinfrescato, dove non sembra però di essere al chiuso: è proprio questa l’astuzia del recente restyling dell’architetto francese Rémi Viale che ha creato ampie vetrate alte fino al soffitto per alleggerire la barriera tra dentro e fuori. 

Le 132 camere e suite (compresa la più grande della città di oltre 1.000 mq) e le 15 ville con piscina sono un inno all’essenzialità. Niente orpelli o eccessi decorativi: ampie vetrate incorniciano viste pittoriche sul Golfo Persico, mentre gli interni giocano su una palette di bianchi e azzurri con dettagli di design che richiamano il mare. Tutto è pensato per una vacanza di svago, letti grandissimi per riposare e terrazze per godersi in prima fila lo spettacolo del sole che tramonta tingendo di rosa il profilo futuristico di Dubai.

Cuore del resort è il beach club, regno del concetto di celebration of life che ha reso famoso il brand nel mondo. Qui, tra lettini oversize e comode cabane, l’atmosfera cambia a seconda dell’ora. Colazione rilassante a bordo con granole salutiste e centrifughe detox al mattino; DJ set al pomeriggio, e aperitivo al tramonto. Non uno qualsiasi il più gettonato della metropoli, famoso per l’atmosfera di festa e i drink che le strizzano gli occhi.

«Sopra al beach club, si trova la Celebration Suite. È la più grande di Dubai: 1.045 metri quadrati di superficie, un’installazione tridimensionale sul soffitto e un’infinity pool privata vista mare»

Al Nikki Beach bere e mangiare bene, con sapori e atmosfere diverse, fanno parte del progetto. La cucina fusion è di casa al Nikki Café, dove si assaggia un delizioso carpaccio di branzino con yuzu e coriandolo, mentre al Soul Lounge si ordinano tapas gourmet da accompagnare con gli ottimi drink. E al Bungalo34 non si possono mancare le rivisitazioni di due grandi classici della Riviera francese: l’aragosta al Thermidor, con uovo e brandy, e il cocktail di gamberi con l’avocado. Tra cibo e felicità, si sa, c’è un rapporto diretto, e per i brunch del weekend viene preparato un banchetto con crudi di mare, angoli di show cooking e musica live. È una festa!

La vita del resort scorre a ritmo lento ma intenso. E ogni cosa concorre a migliorare l’umore e il benessere degli ospiti. C’è una spa di 1.650 metri quadrati, con un sontuoso hammam in marmo bianco e rituali che rigenerano in un paio di ore, anche se sei preda del jet lag più resistente: si comincia dalla riflessologia, si riscalda la schiena con pietre calde, si massaggia la testa, et voilà, le energie si riattivano e la stanchezza magicamente sbiadisce. Qualcuno preferisce scaricare le tensioni con il movimento. La Tone Gym è attrezzata con macchine di ultima generazione per chi non rinuncia al suo abituale workout, che qui può anzi perfezionare con il personal trainer. 

«Ognuno può scegliere il ritmo e lo stile della sua vacanza. Energica e scatenata tra workout e party, oppure total relax tra la spiaggia e i rituali di benessere»

La posizione di Nikki Beach sull’isola di Pearl Jumeirah è strategica: sufficientemente appartata per garantire la tranquillità che si cerca in riva al mare, ma ad appena 14 chilometri dall’aeroporto e mai troppo lontana dai mega mall e dai grattacieli più alti del mondo.

Il servizio è curatissimo, con uno staff che parla diverse lingue pronto ad assistere per ogni richiesta, dalla prenotazione di un tavolo al ristorante del momento all’organizzazione di un tour in elicottero sulla città.

In una metropoli ultra moderna dove continuano ad aprire hotel di lusso e super lusso, non sorprende che Nikki Beach sia riuscito a mantenere un posto d’onore fin dal suo arrivo nel 2017, grazie alla formula di svago, eleganza e divertimento. In effetti, gli imprenditori Jack e Lucia Penrod erano stati lungimiranti quando nel 1998 hanno realizzato a Miami il primo concept di beach club a cinque stelle. Per ricordare Nicole (Nikki appunto, ndr), la figlia adi Jack morta in un incidente d’auto a 18 anni, volevano inventare un posto dove si celebrasse la vita, con musica, buon cibo, moda, cinema e intrattenimento, ovvero le cose che rendono felici. Infatti è stato un successo che i Penrod hanno riproposto con altrettanta fortuna a St Barth, Santorini, St Tropez, Costa Smeralda, insomma le spiagge più famose del mondo. E dopo più di 25 anni, il gruppo continua a crescere. Oggi conta 12 beach club, cinque resort, residenze, diversi concept gastronomici ed eventi pop-up che ne ritmano le stagioni e li rendono ovunque un’attrazione imperdibile.

..a celebration of life…

*Sara Magro è una giornalista specializzata in travel e lifestyle. Fondatrice dei magazine TheItalyInsider.com e TheTravelNews.it, collabora continuativamente con Il Sole 24 Ore e le testate Condé Nast.